Reggio Calabria: falsi incidenti per frodare le assicurazioni. Due arresti, 71 indagati

La truffa è stata scoperta dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria insieme agli agenti della Polizia metropolitana. Nella mattinata di mercoledì i militari hanno eseguito tre misure cautelari emesse dal gip di Reggio: due persone sono finite agli arresti domiciliari, mentre ad una terza è stato notificato l'obbligo di presentazione quotidiana alla Pg.
Complessivamente sono 71 le persone indagate, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a reati di falso materiale e ideologico commessi anche da pubblici ufficiali, accesso abusivo a sistema informatico/telematico, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona, ricettazione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’organizzazione era in grado di simulare numerosi incidenti stradali, pianificandoli nei minimi dettagli, grazie alla sistematica falsicazione di documenti medici e pratiche varie.
Il gruppo, promosso dal titolare di una ditta operante nel settore dell’antinfortunistica, poteva contare su un vasto giro di medici e collaboratori compiacenti. Nell’ambito delle indagini inoltre sono stati sequestrati beni per un milione di euro, tra cui un'auto di lusso, una villa a Campo Calabro, un'abitazione a Giardini Naxos (Messina) e somme in contanti per 620 mila euro.
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Questo è un articolo pubblicato il 01-07-2020 alle 16:32 sul giornale del 02 luglio 2020 - 238 letture
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