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Adescava minori sul web, indagati due sessantenni siciliani

informatica 1' di lettura 08/04/2009 - Adescava ragazzine su Messenger spacciandosi per un 20enne e poi, almeno in un caso, l\'amicizia è diventata quasi persecutoria, forse anche con risvolti a sfondo sessuale.

La polizia postale e delle comunicazioni di Macerata ha perquisito le abitazioni di due uomini residenti in Sicilia indagati dopo la segnalazione di alcuni genitori di giovani maceratesi.


Nei loro confronti sono stati emessi ed eseguiti due decreti di perquisizione locale e personale e nel caso di uno di loro (un sessantenne) sono stati sequestrati tre computer e diversi supporti. I contatti dell\'utente, in particolare con una minore, proseguivano anche per telefono.


Inizialmente, come hanno spiegato dalla Questura di Macerata, l\'utente per entrare nella simpatia dell\'adolescente effettuava delle ricariche telefoniche, poi riusciva anche a condizionare le azioni della ragazza tanto che le vietava di partecipare a feste o a incontri con le amiche.


Sono ora in corso le analisi del materiale sequestrato per valutare ulteriori elementi di prova. La polizia postale non esclude che alle ragazze siano state fatte altre richieste come spogliarsi davanti la web cam.






Questo è un articolo pubblicato il 08-04-2009 alle 18:12 sul giornale del 08 aprile 2009 - 672 letture

In questo articolo si parla di cronaca, giulia mancinelli, informatica

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