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Università: Macerata e Camerino si accordano, Ministero approva e partecipa

università 4' di lettura 27/11/2009 - “Le Università di Macerata e Camerino, grazie all’accordo promosso dalla Provincia, non solo saranno pronte ad affrontare la riforma universitaria a cui sta lavorando il ministro Gelmini, ma anticipano di fatto la riforma stessa, dando un segnale forte sul proprio territorio”.

E’ quanto ha dichiarato questa mattina il presidente della Provincia di Macerata, Franco Capponi, sull’esito positivo dell’incontro avuto nella tarda serata di ieri al Ministero dell’Istruzione per presentare al direttore generale Antonello Masia, al dirigente dell’istruzione universitaria Marco Tommaso e al responsabile della segreteria tecnica del ministro, Alessandro Schiesaro, la bozza di accordo tra l’Amministrazione provinciale e i due Atenei maceratesi per salvaguardare e rafforzare le Università del territorio. Insieme a Capponi erano presenti all’incontro i due rettori, Roberto Sani e Fulvio Esposito, il direttore amministrativo dell’Unicam, Luigi Tapanelli e il Segretario generale reggente della Provincia, Mauro Giustozzi.

Da parte del Ministero è stato dato il via libera al progetto maceratese (lunedì 30 novembre sarà illustrato e discusso nelle seduta del Consiglio provinciale) volto essenzialmente a razionalizzare i servizi per indirizzare maggiori risorse al potenziamento dell’offerta didattico-formativa delle università della provincia di Macerata che insieme si pongono anche come sistema universitario del centro-sud delle Marche; ciò grazie al radicamento che gli atenei di Macerata e Camerino possono già vantare, rispettivamente, nell’area fermana e nell’area ascolana. Su proposta del presidente Capponi e dei due rettori, il Ministero ha concordato nell’indicare in un quinquennio il periodo entro il quale le due Università potranno – pur mantenendo la reciproca autonomia – definire i reciproci rapporti di differenziazione e di integrazione dell’offerta formativa. Anche per il personale tecnico amministrativo nella muterà sul piano del rapporto di lavoro. Ognuno manterrà la dipendenza giuridica con il proprio ateneo, pur se funzionalmente inserito in una gestione unitaria dei servizi tecnici, amministrativi e contabili.

Il progetto è stato definito “coraggioso” dai rappresentanti del Ministero, i quali hanno anche incoraggiato a portarlo a compimento. Da parte del Ministero è stata apprezzata la volontà del presidente della Provincia, Capponi - per altro condivisa dai due rettori - di aprire l’accordo anche alla partecipazione degli altri enti locali del territorio interessati, quali i Comuni di Macerata e Camerino, Province e Comuni capoluogo di Fermo ad Ascoli Piceno, Camere di commercio e Fondazioni. Tutto è nato – come ha ricordato Capponi – la scorsa estate all’indomani della pubblicazione sulla stampa nazionale della ‘contestate’ graduatorie sulla università italiane che penalizzavano ingiustamente i due atenei del nostro territorio. Il presidente della Provincia intervenne presso il Ministero per avere chiarimenti e da parte del Ministro Gelmini - la quale parlò dei programmi del Governo per far fronte alle difficoltà del sistema universitario italiano che inevitabilmente penalizza piccoli atenei, specie se vicini tra loro - Capponi ebbe il suggerimento di lavorare al ‘progetto di stretta collaborazione’ tra territorio e Università di Camerino e Macerata. “Ho trovato subito terreno fertile nei due rettori, che ringrazio – ha detto il presidente della Provincia – ed in questi mesi abbiamo lavorato seriamente per giungere ad un traguardo ormai prossimo”.

La Provincia di Macerata oltre a metterci la propria “firma” interverrà nell’accordo anche con un proprio finanziamento pluriennale da definire nell’entità. Esso andrà ad incrementare i 700 mila euro annui che il Ministero dell’Istruzione concederà per cinque anni ai due atenei impegnati nella fase di collaborazione. La riforma universitaria obbligherà tutti gli atenei a rivedere la loro organizzazione, a chiudere i corsi e le sedi distaccate che non raggiungono i prestabiliti standard di iscritti e altri parametri. Tutto questo le due Università di Camerino e Macerata lo faranno anticipando i tempi della riforma stessa, specializzandosi e potenziandosi reciprocamente sul territorio e con l’aiuto del territorio. “Con il nostro accordo, che evita anche ingenti tagli del Fondo ordinario universitario destinato a Camerino e Macerata – sottolinea il presidente Capponi - arriviamo per primi, ottenendo risultati utili a garantire un futuro più solido alle due Università e al territorio che da esse trae benefici a livello culturale, formativo ed anche economico”.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-11-2009 alle 17:11 sul giornale del 28 novembre 2009 - 1382 letture

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