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Giornata delle Marche, apertura con le Conferenze dei marchigiani

3' di lettura 07/12/2009 - “Costruire la nostra storia come marchigiani: questo l’impegno che abbiamo assunto con la celebrazione della Giornata delle Marche. Dobbiamo approfondire le nostre radici e farle attecchire in un futuro sempre più aperto, interdipendente e integrato con i Paesi in cui viviamo”.

Lo ha ribadito il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel suo intervento alla Sesta Conferenza regionale e alla Seconda Conferenza giovanile dei marchigiani nel mondo. Un appuntamento che ha aperto, a Macerata, l’edizione 2009 della Giornata delle Marche. Oltre 200 delegati provenienti da tutto il mondo sono convenuti nell’Auditorium San Paolo, che ospita anche la mostra fotografica dedicata all’evento.


“Oggi le Marche non sono più una comunità di soli residenti e siamo consapevoli che ogni nostro atteggiamento può influire sui destini dell’intero pianeta – ha detto il presidente - Questo ci ha insegnato la globalizzazione, questo ci ha insegnato la nostra storia, come testimoniato da padre Matteo Ricci. Un grande marchigiano, un grande viaggiatore che ha avvicinato popoli e culture diverse. Il compito che ci attende, ora, è quello di far conoscere le Marche nel mondo, in modo che la nostra regione possa recuperare lo spazio, anche in termini di percezione, che merita. Per troppo tempo, come comunità regionale, siamo scomparsi dall’immaginario collettivo. Grazie alla Giornata delle Marche abbiamo recuperato una dimensione comunitaria, che deve rafforzare la nostra capacità di essere ambasciatori della nostra regione”.


I saluti della città sono stati portati dal sindaco Giorgio Meschini e dal prorettore dell’Università di Macerata, Luigi Lacchè. Il professore ha sottolineato come i nostri emigrati siano stati precursori e “testimoni delle nuove aperture verso il mondo, riuscendo a conservare i legami di affetto e partecipazione verso le Marche”. Concetto ripreso dal sindaco che ha evidenziato come l’appuntamento di Macerata rappresenti un “momento importante per rinsaldare i rapporti di conoscenza e amicizia”. L’associazionismo ha detto, “ha rafforzato l’identità e le radici dei nostri connazionali e contribuito a svolgere un ruolo da protagonisti nei Paesi accoglienti. La vostra esperienza ci è utile per essere, a nostra volta, accoglienti con gli immigrati che vivono da noi. A Macerata sono censiti 4 mila stranieri, su 43 mila abitanti. Il 10 per cento della popolazione proviene da altre realtà geografiche per costruirsi un futuro”, come hanno fatto, tanti anni fa, molti emigrati marchigiani. “Vicinanza e amicizia dei maceratesi verso i marchigiani nel mondo” sono stati poi espressi dal presidente della Provincia, Franco Capponi.


I lavori della Conferenza sono stati condotti da Emilio Berionni, presidente del Consiglio marchigiano estero. Presente anche l’assessore regionale Lidio Rocchi. Gli interventi programmati sono stati introdotti da Raimondo Orsetti (dirigente regionale). Amoreno Martellini (Università di Urbino) ha illustrato la storia dell’emigrazione marchigiana. Stefano Papetti (Pinacoteca Ascoli Piceno) ha svolto un intervento sull’arte marchigiana, mentre Massimo Vedovelli (rettore Università per stranieri di Siena) ha parlato delle “suggestioni della lingua italiana” e Alessandra Ciurlo (Immigrazione Caritas) ha relazionato sulle “paure e opportunità dell’emigrazione”. Toccante l’intervento di Maria Scaglione Urbani, mamma di Carlo Urbani e presidente dell’omonima associazione (Aicu). Ha illustrato le attività umanitarie e formative svolta dall’associazione, nata nel luglio del 2003 con lo scopo di continuare la straordinaria opera umanitaria di Carlo Urbani, medico marchigiano scomparso a causa della Sars, malattia che lui stesso aveva individuato per primo.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-12-2009 alle 19:12 sul giornale del 09 dicembre 2009 - 774 letture

In questo articolo si parla di attualità, regione marche, giornata delle marche





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