Apiro: 'Camionista senza camion' in anteprima assoluta al teatro Mestica

E’ il secondo appuntamento del cartellone di “Una P-rosa per Apiro”, la stagione del Teatro Mestica curata dall’associazione culturale “La vera febbre”. Uno spettacolo che mescola provocazione e comicità con esiti imprevedibili.
Paolo Libellula, un parrucchiere gay che vive in un piccolo paese dell’Italia centrale, gestisce il salone “Anni 60”. Stanco di nascondersi, cercherà un modo eccessivo e grottesco per ribellarsi all’omologazione e all’ipocrisia dell’ambiente che lo circonda, ma gli esiti della sua surreale protesta non saranno quelli sperati.
Antonio Lucarini, oltre ad essere l’autore, è anche il protagonista della commedia. Insieme a lui, sul palco, gli artisti Fiorenza Montanari e Andrea Quatrini.
“Camionista senza camion è un provocatorio grido di protesta e libertà creativa – spiega Lucarini – e soprattutto una denuncia forte dell’ipocrisia italiana che circonda qualsiasi tipo di diversità, di qualsiasi natura e genere sia. Paolo Libellula, nel suo essere omosessuale, incarna la forma forse più eclatante di diverso, ma il concetto accomuna tutto ciò che crea un problema alla società, sia esso di ordine morale, sociale o culturale. Il protagonista della commedia alla fine decide di sua libera volontà, o meglio di sua volontà coatta, di nascondersi. Fare outing è ancora un grosso problema e nello spettacolo, attraverso la cifra della comicità, si riflette anche su questi temi. Si mostra la realtà dei fatti in modo spiritoso e ironico, ma nello stesso tempo si denuncia l’ipocrisia dell’italiano medio. Paolo Libellula è un uomo che, sin dalla fanciullezza, si è sentito escluso, per questo ha deciso di ribellarsi non solo per la parità ma per essere accettato in modo palese e impossibile. Risultato: si vuole sposare in chiesa. Lo spettacolo non prende posizione, ma traspare in maniera evidente come l’emarginazione legata a ogni forma di diversità sia obsoleta e grottesca”. Insomma, una riflessione amara ma nello stesso tempo ironica sul concetto di diversità. “Ammesso – osserva Lucarini – che esista una normalità”.
Il cartellone di “Una P-rosa per Apiro” si articola in nove spettacoli, in programma fino al 10 giugno. Sono tre i temi di fondo: il teatro d’innovazione, il rock e la rosa, simbolo spirituale contrapposto al mero materialismo. L’associazione “La vera febbre” propone un teatro di laboratorio, sempre incentrato sulla prosa e sulla narrazione, anche se di innovazione, ma giocato sul tema della provocazione e del risveglio delle coscienze.
La stagione proseguirà sabato 14 aprile (ore 21) con la compagnia “Il giardino del Pero” che porterà in scena "Jukebox", scritto e diretto da Luca Ciattaglia. Mercoledì 25 aprile, alle ore 18, sarà la volta dello spettacolo "A winter's tall", realizzato da Fiorenza Montanari, in collaborazione con le scuole di Jesi. Domenica 29 aprile alle ore 18 il primo esperimento con il laboratorio teatrale Re Nudo in "Schifo". La data di domenica 6 maggio, alle ore 16, è dedicata ai più piccoli con lo spettacolo "Il carretto delle storie: Hansel! Gretel!", della compagnia bolognese Il Teatro dell'Argine. Sabato 19 maggio alle ore 21 e domenica 20 maggio alle ore 17 Fiorenza Montanari porterà in scena il racconto "Alice nel cielo con i diamanti". Si chiude il cartellone con la scuola "Teatro di Onisio" di Apiro, gestita sempre dalla Montanari, con due spettacoli: sabato 9 giugno alle ore 17 "Petra Padella e il coccodrillo a cucù" e domenica 10 giugno alle ore 21 "Ballando al Buio".

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-03-2012 alle 22:46 sul giornale del 24 marzo 2012 - 617 letture
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