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Montefano: inaugurazione Sala San Filippo e Museo Conventuale

Sala San Filippo 4' di lettura 12/09/2012 - Questa volta non parliamo degli studi sul Vangelo o di qualche interessante dibattito sulla fede, con protagonisti Padre Alberto Maggi e Ricardo Perez Marquez, ma del Museo di arte sacra che i due frati hanno allestito nei seminterrati del Convento dei Servi di Maria di Montefano.

Sabato scorso, 8 settembre, dopo quasi quattro anni, dall'inizio dell'opera di recupero e miglioramento sismico che ha interessato l'intero complesso architettonico del convento, Alberto e Ricardo, hanno presentato alla cittadinanza ed ai numerosi intervenuti, la sala San Filippo ed il museo di arte sacra.

Illustrando i lavori eseguiti, l’ingegner Stefano Donati, curatore del progetto di recupero e miglioramento sismico, ha detto: “I locali del museo appartengono al seminterrato di quella che è certamente la primigenia ala del convento, quella a ridosso delle mura civiche. Questa porzione era probabilmente all'interno delle mura ed è stata quindi annessa al convento una volta venuta meno la funzione difensiva delle stesse”. Il museo occupa attualmente una superficie di circa 55mq; è composto da tre sale e contiene quanto si è potuto conservare e ricuperare del patrimonio della chiesa di San Filippo, annessa al Convento.

E’ Padre Ricardo a descriverci il museo: “Quando nel 2008 iniziarono i lavori (finanziati dalla Regione Marche con i fondi del terremoto del 1997), la prima fase fu quella dei sotterranei. Visto il risultato ottimo del recupero dello spazio, si è pensato subito ad una sua destinazione per eventi culturali: Museo conventuale, sala di concerti / mostre / conferenze; e Presepio biblico permanente. Importante è la collezione di reliquie (più di 200) che risalgono al 1600 le più antiche, e che i frati hanno conservato lungo i secoli come segno di ringraziamento per l'ospitalità che offrivano ai pellegrini (in parte in viaggio verso Loreto), o come regali da famiglie patrizie.

La seconda sala custodisce i vasi liturgici per le diverse celebrazioni, in particolare per la festa della Vergine Addolorata, alla quale venivano offerti come dono dai montefanesi. Infine la sala con i paramenti, tessuti preziosi ricamati da usare nelle sacre liturgie, sono una valida testimonianza dell'arte del ricamo in ambito marchigiano. I frati Servi di Maria hanno curato fin dalla loro origine (1230) l'amore alla bellezza, come via per far conoscere Dio alla gente, per cui ogni oggetto della chiesa , anche se di materiali non preziosi, doveva essere realizzato con il massimo del buon gusto”. Mentre le antiche cantine, che oggi ospitano la sala San Filippo, ampie e ben collegate al resto del convento, sono di quasi 170mq”.

“La realizzazione è inserita in un più vasto progetto di recupero e miglioramento sismico del bene – ci dice l’ingegner Donati – che avrà effetti anche ai piani superiori, alle coperture e agli altri importanti spazi della struttura conventuale. Entro breve tempo, si completerà anche questa parte di lavoro”. L’idea che ha guidato committenza e progettista nel recupero, è stata quella di rendere più confacente all'uso odierno il convento e nello stesso tempo, dice l’ingegner Donati: “Si è voluta dare una lettura filologica del bene,”.

Il recupero dei locali sarà occasione per ampliare l'offerta di studio ed eventi culturali che il Centro di Studi Biblici svolge a Montefano. Una volta completati i lavori sull'intera struttura, che garantiranno la fruibilità piena della Biblioteca e dei locali di lettura annessi, il complesso architettonico diverrà il più importante spazio allo studio e alla cultura, di cui disporrà il paese e la comunità che fa capo al centro. L’intelligente opera, pensata e realizzata da Alberto e Ricardo, si completa con l’incessante e continua attività di restauro del patrimonio iconografico e artistico di proprietà del Convento o acquisito negli anni. Inoltre, la possibilità di mettere a disposizione circa 20 confortevoli posti letto, recuperati dalle antiche cellette dei frati, consentirà di ospitare seminari di studio ed eventi culturali di rilievo.

Apprezzamenti per l’allestimento del Museo e per il recupero degli ambienti, sono giunti anche dal Dott. Gabriele Barucca della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche. Intanto Alberto e Ricardo stanno predisponendo il calendario delle giornate sul Vangelo di Giovanni per il prossimo calendario 2012-2013, interrotto nella scorsa primavera per il ricovero di Padre Alberto, oggi pienamente ritornato all’attività pubblicistica e di studio.


   

dagli Organizzatori







Questo è un articolo pubblicato il 12-09-2012 alle 18:32 sul giornale del 13 settembre 2012 - 2102 letture

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