Provincia: l'Associazione Culturale SPAZIO LAVÌ ha presentato il programma invernale

Bianchini ha introdotto la conferenza sottolineando come sia importante convogliare ed organizzare un numero elevato di artisti e coinvolgere un numero altrettanto significativo di comuni. “Per l’immediato futuro – ha dichiarato ancora Bianchini – non si conoscono ancora quali competenze reali potranno gestire le province; è importante allora associare idee e progetti per avere anche la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici. Noi sosteniamo che la cultura è un investimento e se dovessimo registrare un ritorno ad un neocentralismo regionale della gestione della cultura non vedo prospettive molto incoraggianti”.
Piero Orlandi, parlando anche di concerto con la presidente, ha evidenziato il progetto ed i contenuti della mostra: “Ci occupiamo di arte contemporanea, di paesaggio, di trasformazione compatibile; arte come momento di riflessione sul paesaggio, ma anche sull’architettura; il rapporto dell’antico col contemporaneo ed i suoi riflessi. Abbiamo anche idea di porre l’attenzione, in futuro, ad un altro genere che è rappresentato dai film di famiglia; ritratto in movimento, pubblico e privato attraverso le immagini della pellicola, prima dell’avvento della videocassetta”.
Mili Romano, insegnante di Antropologia Culturale all’Accademia di bella Arti di Bologna, si occupa di antropologia urbana e di arte negli spazi pubblici. I suoi interessi si muovono fra letteratura, viedo-arte, fotografia, installazioni e progetti di arte pubblica. I suoi lavori indagano la memoria dei luoghi ed i processi di trasformazione e di progressiva cancellazione degli spazi interni/esterni. Mili Romano è una fra gli artisti che esporranno a Sarnano dal 19 al 30 dicembre (Crossing… il titolo della sua opera) ed è stata presentata da Elena Pirazzoli curatrice della mostra.
“Sarnano ed il mondo – ha concluso Mauro Venanzi – Sarnano ed il film di famiglia: è singolare come si possano trovare sinergie e momenti di eccezionale ricerca nei modi meno attesi. L’associazione Spazio Lavì ha tutta la nostra ammirazione perché è riuscita a proporr e a veicolare un approccio ideale con l’arte contemporanea. La nostra amministrazione provinciale crede molto sull’investimento per la cultura e per l’arte: sarà uno degli elementi che concorrerà ad uscire dal momento di crisi acuta che stiamo attraversando”.
Dal 2 al 6 gennaio ci sarà la mostra di Michele Buda (Architetture); in primavera, in date da definire, Fabio Mantovani (Cento case popolari) e Marina Mentoni (Cartografie).

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-12-2012 alle 16:42 sul giornale del 19 dicembre 2012 - 499 letture
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