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Urbisaglia: grande successo per il concerto in Comune del duo Montanari-Fontana

4' di lettura 26/12/2012 - Un concerto delizioso quello di venerdì 21 dicembre di flauto e chitarra ad Urbisaglia in un teatro dalle pareti attrezzate anche per esposizioni , ospitato nell’edificio del Comune in un bel connubio tra le istituzioni amministrative e quelle culturali!

Ad esibirsi il duo Marta Montanari flauto -Magdalena Fontana chitarra , due musiciste tanto delicate nel portamento quanto imponenti nell’ esecuzione del loro repertorio.

Il programma della serata percorreva l’Oceano Atlantico in un andirivieni tra l’Europa e l’America . Nella Parigi di musicisti come StravinskiJ, Ravel, Debussy, Faurè, Saint –Saëns e Puccini, scrittori come Marcel Proust e André Gide, ballerini come Nižinskij, pittori come Matisse , Cézanne. Manet e Picasso sono cresciuti e si sono formati intellettualmente i musicisti francesi : Bizet, molto prima, Ibert e Bozza più tardi.

Di Bizet è stato suonato il famoso intermezzo Habanera dalla Carmen, di Ibert un”Entr’acte” dalle armonie basate su scale modali , orientali, uso dei “colori” dei suoni, di Bozza la graziosa opera Berceuse et Sérénade dalle qualità coloristiche e ricca di lirismo.

In America in Brasile, a Rio de Janeiro, abbiamo avuto la possibilità di assistere ad una danza dai vorticosi ritmi samba: è la musica di Celso Machado (1953), compositore, chitarrista, percussionista brasiliano, che non solo risente degli influssi tipicamente autoctoni, ma si appropria di elementi africani, jazz, folk, e classici. Le tre danze Quebra, Pacoca, Piazza Vittorio, scritte appositamente per flauto e chitarra, fanno parte della raccolta Musique populaires brasiliennes, pubblicata nel 1988.

Ancora a Rio de Janeiro abbiamo potuto fruire di quel sentimento ardente intimamente espresso nella Bachianas brasileiras n. 5 e n. 8 (Modinha) di Heitor Villa-Lobos (1887-1959): la Saudade, termine che, tradotto, sta a significare una sorta di ricordo nostalgico, affettivo, di un bene speciale che è assente, unito al desiderio di riviverlo o di possederlo in una dimensione mistica, di speranza. Nelle 9 Bachianas brasileiras, composte originalmente per diverse formazioni orchestrali con organici differenti, Villa-Lobos cerca di unire il liguaggio della musica popolare del Brasile al linguaggio Bachiano, realizzando una versione brasiliana dei concerti brandeburghesi.

Sbarcati a New York abbiamo assaporato i suoni ammalianti di Summertime, di George Gershwin (1898-1937) che trascorre l’infanzia nei quartieri più popolari di New York, dove assimila l’essenza più profonda del ragtime, del blues, delle meravigliose ballade, e della canzone popolare. Forte di questo retroterra, diviene uno dei più fortunati compositori di musical americano. Vanno ricordate di lui opere quali Raphsody in blu, An american in Paris, Porgy and Bess, in cui si fondono elementi jazz, con il linguaggio della musica colta europea.

L’ultima ed inevitabile sosta è in stata in Argentina, a Buenos Aires: la città del tango e della milonga. E in un certo senso, anche se in un altro luogo, la saudade, la nostalgia, la passionalità struggente prendono nuovamente vita, incarnandosi in due corpi che ballano. Ed è il viaggio dentro il viaggio, perché Astor Piazzolla (1921-1992) con l’Histore du tango narra una storia. La storia del tango nelle diverse epoche, (e quindi di atmosfere perdute): il tango in un bordello agli inizi del’900, e in un caffè nel 1930. Piazzolla rinnova profondamente la tradizione di questa musica, con una scrittura personale, complessa, raffinata, includendo dissonanze ed elementi jazz. Enrique S. Discépolo dice: “Il tango è un pensiero triste che si balla”.

Le nostre accompagnatrici in questo viaggio sonoro hanno aggiunto ai due pezzi di Piazzolla già citati Night club 1960 e su richiesta del pubblico che ha accolto con vigorosi applausi ogni esecuzione hanno eseguito di Piazzolla Libertango e replicato Café.

Infine hanno porto i loro auguri per le Feste imminenti con un dolcissimo “Bianco Natale” cui il pubblico ha risposto con molti applausi a conferma di una serata tanto calda in teatro quanto fredda fuori.

Di Marta Montanari vanno ricordati la sua collaborazione con famose orchestre italiane e straniere, la partecipazione alle attività organizzate dal Centro Regionale per la Didattica della Musica, la sua attività concertistica con chhitarra e pianoforte, incisioni di opere verdiane, pucciniane, di Britten e Molinelli.

Di Magdalena Fontana la partecipazione a diversi saggi e rasssegne e la registrazione di una base muiscale per la realizzazione di un documentario (Rai International). Nel 2007 ha tenuto un concerto, inserito nella rassegna del Quinto centocentenario della Cappella Musicale di Urbino, la cui registrazione ha prodotto un cd. Ha frequentato corsi di perfezionamento con maestri di rilievo. Ha conseguito sia l’abilitazione per l’insegnamento della chitarra, sia il Diploma Accademico di II livello nel suo strumento , presso il Conservatorio di Fermo, svolgesia attività concertistica sia d’ insegnamento.

Il loro duo ha dato prova di grande affiatamento personale e musicale.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-12-2012 alle 12:12 sul giornale del 27 dicembre 2012 - 2758 letture

In questo articolo si parla di spettacoli, urbisaglia, Appassionata Ornella Bellesi

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