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Sul palco dello Sferisterio 'Norma', per la 52°stagione lirica irica del Macerata Opera Festival

3' di lettura 02/08/2016 - La 52esima stagione lirica del Macerata Opera Festival prosegue con Norma, la seconda opera in cartellone, scelta da Francesco Micheli con l'intento di raccontare il Mediterraneo nei suoi aspetti più drammatici e passionali.

Il Mediterraneo non è direttamente narrato nelle vicende dell'opera di Bellini ma ne è pregna la scelta silistica dei registi Di Gangi e Giacomazzi, figli del Mediterraneo e di una terra, la Sicilia, in cui la vita si dimostra realmente più forte di qualsiasi tentativo di chiusura. La chiusura e le divisioni sono i nemici principali contro i quali combattono i protagonisti di Norma: le aspettative generate dai ruoli sociali, i sensi di colpa, l'amore celato... condizioni claustrofobiche che ritroviamo rappresentate in un muro (questa volta reale, quello dello Sferisterio), intessuto di reti altissime, tanto fitte quanto inutili.

L'intera scenografia, curata da Federica Parolini, ha i tratti di una installazione di arte contemporanea ed è ispirata ai lavori di Maria Lai; le reti di corda intecciata sulla parete di fondo vengono issate a mo' di vela e col progredire dell'azione scandiscono l'infittirsi della trama. Un unico tratto netto sovrasta l'intricato groviglio, è un reale fil rouge che divide geometricamente lo spazio; teso in diagonale sulla scena, ha tutto l'aspetto di una sagola da marinaio, una via di salvezza per dipanare le trame contorte ed unire ciò che il muro divide.

Ancora unione e separazione: un uomo ed una donna, Norma e Pollione, generano la vita nonostante le diversità; due donne, Norma ed Adalgisa, apparentemente rivali nel contendersi lo stesso uomo, scelgono di spalleggiarsi riconoscendo nell'una il peccato dell'altra. "Perdono e ti compiango, dai voti tuoi ti libero, i tuoi legami io frango. Al caro oggetto unita vivrai felice ancor" , è la sentenza della sacerdotessa Norma nell'atto di liberare Adalgisa dai voti che la legano.

La complicità tutta femminile delle due protagoniste è resa benissimo da una recitazione appassionata, le due donne danzano insieme e si abbracciano; il desiderio di vendetta non avrà la meglio sulla scelta finale di Norma di sacrificare se stessa. Norma è una donna forte e potente, interpretata efficacemente dalla voce sicura del soprano uruguayano Maria Josè Siri; la sua indisposizione, annunciata ad inizio spettacolo (nella serata di replica di Venerdì 29), non ha penalizzato l'esibizione; la Siri non si è risparmiata, regalandoci momenti intensi ed una Casta Diva emozionante.

Pollione è Rubens Pelizzari, interprete esperto del capolavoro di Bellini, torna allo Sferisterio anche Sonia Ganassi, nei panni di Adalgisa. Oroveso è il basso Nicola Uliveri A dirigere l’Orchestra Regione delle Marche è il trentaduenne Michele Gamba, bacchetta giovane ma dal percorso solido come assistente di Daniel Barenboim e collaboratore di Tony Pappano. Il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” è diretto dal Maestro Carlo Morganti. Lo spettacolo è una co-produzione Macerata Opera Festival e Teatro Massimo di Palermo, dove andrà in scena nel febbraio 2017. Norma sarà ancora sul palco dello Sferisterio Domenica 7 Agosto.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-08-2016 alle 09:52 sul giornale del 03 agosto 2016 - 597 letture

In questo articolo si parla di spettacoli, Elena Sagrati

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