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Non a voce sola, torna l'edizione 2017

7' di lettura 28/06/2017 - Torna Non a Voce Sola, rassegna di filosofia, poesia, letteratura, musica ed arti dedicata al mondo femminile, giunge quest’anno alla sua ottava edizione, riaprendo le danze nell’assolata giornata del 3 luglio a Macerata, presso Palazzo Conventati, alle ore 18 con le prime due ospiti, ovvero le scrittrici Cristina De Stefano e Lucia Tancredi, che apriranno con un dialogo sulle donne dal titolo Spudorate .

La rassegna accompagnerà l’estate marchigiana fino al 7 ottobre, dislocandosi, come suo solito, tappa per tappa, su tutto il territorio marchigiano, quest’anno con particolare interesse e voglia di essere presenti nei territori più colpiti dal terremoto. Quest’anno il fìl rouge che accompagna e guida gli incontri è la Potenza , la forza del mondo femminile, vista come capacità generativa e costruttrice in tutte le sue sfaccettature, soprattutto in quelle accezioni di capacità personale, vitalità ed indipendenza fisica e metafisica in cui alle donne non è stato per lungo tempo lecito pensarsi. Alle donne è necessario venire di nuovo al mondo, in senso ontologico e filosofico, imparare a pensarsi, a darsi da sole le proprie ragioni e la propria riflessione indipendente.

La libertà possibile dal modo di pensare maschile, che fino ad oggi ha imperato e continua a fare, è proprio in questo. Infatti, l'ordine simbolico maschile non permette la libertà femminile, poiché in questo ordine solo due movimenti mi sono concessi: la donna può andare a coincidere con ciò che il maschile pensa di lei o fuggire, ribellandosi, e caricandosi di accezione negativa, colpa, vessazione e ghettizzazione all’interno della comunità. L’indipendenza di pensiero può essere trovata solo attraverso la concettualizzazione della propria esperienza e della propria storia e dentro questo trovare misura di sé . Vi è quindi la necessità di costruire un nuovo sistema simbolico tra simili, ovvero tra donne, con coraggio e forza di volontà. La vera libertà sembra proprio essere nella Potenza, nella forza che la donna trova per generare e costruire un pensiero di sé a partire dalla propria esperienza, dalla fedeltà a se stessa.

La filosofa Cristina Campo scrisse: “Infinitamente più delicata e tremenda è la presenza dell’immenso nel piccolo, che non la dilatazione del piccolo nell’immenso”. Poche altre definizioni riescono a incarnare tanto bene l’essenza della potenza femminile, l’immenso nel piccolo, flebile eppure gigantesca, che, se emanata, esternata, costruita può davvero cambiare le carte in tavola per l’altra metà del mondo. Cavalcando l’onda di questa profonda riflessione alla ricerca dell’autodeterminazione femminile, Non a Voce Sola ha voluto portare con sé oltre trenta ospiti donne e uomini , filosofi, psicologi, poeti, romanziere, storiche, economiste, un vero e proprio esercito di pensatrici e pensatori che cercherà di dialogare con un pubblico vivace ed interrogante sui mille ed uno modi di manifestarsi, pensarsi e raccontarsi della Potenza femminile. Tra i nomi dei protagonisti spiccano Cristina De Stefano, Lucia Tancredi, Michela Marzano, Franco Arminio, Gad Lerner, Donatella Di Pietrantonio, Serena Dandini, Cristiano Godano, Paolo Crepet, Giuliana Sgrena, Barbara Alberti, Marina Terragni, Francesca Serra, Pietro Marcolini, Sabrina Dubbini, Loredana Lipperini, Giorgia Serughetti, Cecilia D'Elia, Viola Di Grado,Eva Cantarella.

Non a Voce Sola ha inoltre coinvolto nella sua corsa circa 20 comuni nelle 5 province marchigiane, con particolare attenzione per i comuni più colpiti dal sisma, per far sì che la cultura e il pensare il femminile possano non solo essere d’utilità per tutte le donne, ma anche volano per il turismo e la conoscenza di questi meravigliosi borghi, fiori calpestati ma giammai sfioriti delle colline marchigiane. Le tappe della rassegna di snoderanno infatti tra Macerata, Porto Sant’Elpidio, Camerino, Mondolfo, San Severino Marche, Civitanova Marche, Montecassiano, Matelica, Porto Recanati, Sant'Elpidio a Mare, Montecosaro, Loreto, Montegranaro, Ancona, Fano, Amandola, Montemonaco, Porto San Giorgio. La rassegna, promossa da Regione Marche, patrocinata da 20 comuni marchigiani, dalla Commissione Pari Opportunità Regionale, dall’ISTAO, dall’Università di Macerata, dall’Università di Camerino e dall’Università Politecnica delle Marche, è stata supportata economicamente e intellettualmente anche da numerosi ed illuminati imprenditori privati del territorio regionale marchigiano, che hanno dimostrato particolare sensibilità nel partecipare a questo percorso sulla Potenza del femminile.

Moreno Pieroni, assessore regionale al Turismo-Cultura: “ Questa rassegna che la Regione Marche sostiene, rappresenta da sempre ciò che intendiamo per “ iniziativa culturale di livello regionale”, anzi direi più correttamente ormai di livello nazionale, cioè sintetizza la qualità e l’originalità del progetto culturale abbinato al coinvolgimento attivo dei territori di tutta la regione. Una rassegna con una formula validissima che ha la….Potenza di attrarre per tutta la stagione estiva e autunnale nomi prestigiosi della Cultura italiana non è fatto così scontato, ma significa aver lavorato con grande e qualificato impegno. E quest’anno con una più significativa e particolare attenzione e sensibilità ai luoghi colpiti dal sisma con appuntamenti interessantissimi. Siamo sicuri che il successo di pubblico che ha sempre caratterizzato le sette edizioni di “Non a voce sola” sarà assicurato.”

Oriana Salvucci, coriacea e storica direttrice artistica della rassegna, emblema essa stessa della forza femminile col proprio impegno e dedizione alla continuità di questo appuntamento estivo da otto edizioni, ha così definito la Potenza, il fìl rouge scelto quest’anno da Non a Voce Sola: " Ogni anno mi concedo questo viaggio in terra marchigiana, una sorta di peregrinatio dal sud al nord delle Marche. Mi accingo sempre a fare questo lungo percorso come una desiderantes in cerca di un orizzonte aperto e stellare, non da sola, ma insieme a donne e uomini che vogliano risignificare parole come libertà, corpo, desiderio, impossibile. La parola chiave di quest'anno è la Potenza . Una parola grande, immensa, infinita, ambiziosa. E' stata Lucia Tancredi a suggerirmi quello che doveva essere il filo conduttore di questo 2017, è con lei che ogni anno decidiamo la rotta da seguire. Ho sempre creduto alla potenza delle donne, alla loro forza, a volte invisibile, ma presente ed immensa. E' la forza che sento dentro di me e che vedo riflessa nelle altre. Anche nei loro silenzi. Ci è chiesto, a volte, di occultarla, ma penso sia giunta l'ora di darsi il diritto di essere potenti, di quella potenza che è la chiave della libertà. Per potenza intendo la capacità attraverso la propria esperienza e la fedeltà a se stesse di trovare una misura di sè. Fidarsi di se stesse, il problema di noi donne è "l'essere pensate da altri".

La cultura ci pensa, l'organizzazione sociale ci pensa, e vi è sempre uno scarto fra ciò che gli altri pensano di noi, e ciò che noi pensiamo di noi stesse. Allora possiamo adeguare la nostra esperienza a quel pensiero o spostarci. E' in questo spostamento che si gioca la possibilità di libertà delle donne. Se mi si chiede una definizione di potenza io direi la consapevolezza della propria forza e la forza ha a che fare con la ricerca di libertà. La prima libertà, negata alle donne per millenni, è quella di pensarsi e pensare il loro stare nel mondo a partire dalla loro esperienza e dalla loro storia. L'ordine simbolico maschile non permette la libertà delle donne. La libertà femminile è una cosa di donne!!!! Ed è in questa prospettiva che può essere inteso il lungo viaggio di quest'anno, dal primo appuntamento con Cristina De Stefano all'ultimo il 7 ottobre con Eva Cantarella. Vi è una trama sottile di rimandi fra i vari ospiti nella consapevolezza che donne e uomini possono costruire insieme uno spazio per una differente e comune libertà."






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-06-2017 alle 15:37 sul giornale del 29 giugno 2017 - 442 letture

In questo articolo si parla di cultura, regione marche

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