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Civitanova: accusati di rapina e furti di auto, in tre in manette

Arresto Carabinieri 2' di lettura 25/08/2017 - Nella prime ore della mattinata di venerdì, i Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Macerata su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata che concordava con le risultanze delle investigazioni avviate dai Carabinieri, a seguito della rapina della tabaccheria “Manu” avvenuta a Civitanova Marche il 22 maggio e poi a seguito di una serie di furti di auto (cinque) da utilizzare per altri e più gravi reati.

Per questo in manette sono finiti E.A.C., 30enne di Civitanova Marche, per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere per i reati di furto aggravato in concorso e tradotto al carcere di Ancona; D. M., 22enne di Civitanova Marche, per il quale è stata disposta la custodia cautelare degli arresti domiciliari per il reato di rapina, ricettazione e furto aggravato in concorso, resistenza a p.u. a seguito di fuga dopo l’alt con auto rubata e inseguimento; A.A. 20enne di Morrovalle, già detenuto in carcere per altra causa e per il quale venivano disposti gli arresti domiciliari per il reato di Ricettazione e spendita di banconote contraffatte. Al 20 enne M.M. di Civitanova Marche,è stato invece disposto l’obbligo di dimora a Civitanova Marche con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 7, per il reato di furto aggravato in concorso.

Le attività d’indagine hanno messo in evidenza uno stretto legame tra gli indagati, dediti ai reati contro il patrimonio in un vincolo totalmente sprezzante della legge e dell’attenzione alla quale sono consapevoli di essere oggetto da parte delle forze dell’ordine, con atteggiamento anzi di palese sfida tantè che su un’auto rubata poi rinvenuta, fu trovato un bigliettino con la scritta “Siamo sempre noi”. In un’altra occasione, il 7 luglio 2017, a seguito della denuncia di furto di una Fiat Punto, l’auto, alle 2.30, veniva intercettata dai Carabinieri che si mettevano al suo inseguimento e riconoscevano il 22enne D.M. alla guida.

Lo stesso si dava alla fuga a fortissima velocità, passando incroci contromano e facendo brusche frenate sperando di costringerci a finire fuori strada; inseguimento conclusosi in modo spregiudicato mediante l’urto dell’auto contro una staccionata e la successiva fuga a piedi per le campagne circostanti con altri due complici tra i quali E.A.C. che riportava delle lesioni e che veniva poco dopo rintracciato mentre rientrava a casa con i vetri frantumati fra i capelli. Con questa attività si ritiene che sia stato posto freno ad un gruppo di giovani, che denotano una spiccata pericolosità sociale e che se lasciati in libertà avrebbero potuto proseguire nella perpretazione di reati di particolare allarme sociale quali i furti e le rapine






Questo è un articolo pubblicato il 25-08-2017 alle 12:02 sul giornale del 26 agosto 2017 - 290 letture

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