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La cucina marchigiana riscoperta grazie ad un nuovo progetto, in uscita il libro "Antiche Ricette"

4' di lettura 15/09/2018 - Le ricette che compongono la nostra tradizione fanno parte della cultura marchigiana, e mangiare prodotti che rispettano la stagionalità e provengono dalla nostra terra, vuol dire stare bene e in salute.

Concetti che sembrano semplici e facili da tradurre, ma che nella realtà rischiano di perdersi con la memoria dei nostri genitori e dei nostri nonni.
Ecco perché nasce il libro “Antiche ricette. Cultura, tradizione, salute”, in uscita il prossimo ottobre. Ed è stata la volontà del cuoco Senatore a vita delle Federazione Italiana Cuochi, Alessandro Pazzaglia ad avere questa idea e proporla a Massimiliano Petrelli, docente universitario endocrinologo e nutrizionista.
Questa idea si è poi tramutata in un progetto che potrà diffondersi non solo nel territorio marchigiano e nazionale, ma anche all’estero grazie alla perfetta traduzione in inglese di ogni singola ricetta e storia del piatto proposto. “Quella di una volta era una cucina composta da piatti semplici e frugali, ma dall’alto valore nutrizionale. Vero che alcuni piatti sono più calorici, ma sono poi quelli proposti per i giorni di festa proprio come la Tradizione ci dice”, spiega Petrelli. “Ogni piatto ha la sua tabella nutrizionale, con calorie e componenti sviluppata grazie ad un innovativo software della società Meteda. E poi c’è la storia di quella ricetta, così come tramandata dai nostri nonni e genitori”.

Il libro mantiene in vita la cucina dei nostri antenati, come spiega Pazzaglia, perché “è gustosa e stimolante, ma anche perché rappresenta le nostre radici e la nostra storia, quindi parte integrante della nostra identità culturale. In questo libro c’è il segreto della longevità marchigiana, abbiamo raccolto tutto ciò che faceva parte della tradizione contadina, prendendone il meglio”, che prosegue: “E’ difficile fare il profeta in patria, ma siamo andati avanti grazie alle doti imprenditoriali di Luigi Donnari”.
E’ stato infatti il titolare dell’azienda “La pasta di Aldo” di Monte San Giusto a trasformare i pizzini in un progetto che diffonda la cultura e le tradizioni delle Marche. “E’ un lavoro talmente grande ed importante che si diffonde da solo, per me è stata un’esperienza bellissima. Qui non c’è la presunzione di tornare a mangiare come una volta, ma la tradizione non va cancellata, anzi va raccontata e portata ovunque, non dobbiamo restare nella Marche ma portarci nel mondo! E se nei nostri piatti regionali c’è tutto questo, tutti possono trarne vantaggio”.

“Antiche ricette. Cultura, tradizione, salute”, edito dalla casa editrice “affinità elettive” di Valentina Conti, con il grande lavoro grafico di Sara Ricci e le foto di Angelo Cecchetti (studiumdesign), non è un viaggio con l’ansia di arrivare, è piuttosto il punto di partenza per ritrovare le armonie dei sapori che lo stesso Leopardi definiva “dimenticanza de’ mali, e trascuranza de’ beni”. Il libro vuol recuperare la convivialità che poi è, insieme all’attività fisica quotidiana, alla base della piramide alimentare approvata dal Servizio Sanitario Nazionale.
Sfogliando il libro, è possibile avere una immagine del piatto che “parla da sola” e delizia già gli occhi. Assieme alla ricetta c’è poi la storia di quel piatto così come si tramanda di generazione in generazione.

La presentazione del progetto è avvenuta mercoledì 12 settembre presso il ristorante “Didacus” di Lapedona, in provincia di Fermo, che è proprio il paese di origine di Pazzaglia.
Al termine della presentazione gli ospiti si sono intrattenuti a pranzo gustando proprio alcune delle ricette inserite nel libro e preparate dallo chef del ristorante di Lapedona, che ha servito e spiegato ai commensali ogni piatto e ogni bicchiere. Dietro a questo libro ci sono tante persone che hanno fatto una grande e meticoloso lavoro, fondamentali per la realizzazione del progetto gli appoggi di Azimut e Mauro Pieroni e delle aziende che hanno creduto sin da subito nel progetto, che si diffonderà in tutto il territorio regionale (Agrinovana, Ambuosi % Viscardi, C.O.Val.M., Distillerie Varnelli, Eden Tartufi, La Golosa, La Pasta di Aldo, Meteda, Mulino Marzetti, Moncaro, Oleificio Silvestri Rosina, Sabelli, Salumificio Ciriaci). Hanno sostenuto l’iniziativa anche alcune associazioni come Prodotti Nobili Marchigiani, Memorial Lodovico Scarfiotti, Premio Marchigiani dell’anno, e lo Studio commerciale Curi Vincenzo.

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di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it







Questo è un articolo pubblicato il 15-09-2018 alle 09:40 sul giornale del 17 settembre 2018 - 354 letture

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