Carancini: "Parole scioccanti di Anna Menghi"

Seguendo la scia delle inaccettabili idee dichiarate da Carlo Ciccioli, Anna Menghi accosta il tema della denatalità del nostro Paese alla "intuizione" di Mussolini sulla crescita demografica ovvero alla "tutela di madri e figli in difficoltà" nel ventennio. Parole più scioccanti di quelle del "padre padrone" Ciccioli.
Non entro negli svarioni storici in cui incorre Anna Menghi nella semplicistica ricostruzione che fa: ci saranno figure più autorevoli di me che certamente correggeranno la revisione "de noantri" illustrata dalla Consigliera della Lega. Resto però allibito e indignato di fronte alle parole di una persona come Anna Menghi che, tra l'altro, riabilitano un uomo e un regime autoritario che selezionavano e perseguitavano le persone disabili perché ritenute geneticamente inferiori e quindi incurabili. Protagonista del regime nazifascista ed attuatore anche in Italia del più barbaro, crudele sterminio di persone ebree con malattie psichiche o affette da disabilità psicofisiche. Promulgatore e attuatore delle leggi razziali fasciste.
Serve altro per negare qualsiasi legittimazione postuma? Ma si rende conto di ciò che ha detto? Ma è consapevole di avere, e di aver avuto, ruoli di responsabilità in una grande associazione a tutela delle persone disabili? La denatalità è un tema che colpisce l'Europa fin dal secondo dopoguerra e si affronta non contro la libertà delle donne, non contro i bambini che arrivano da altri continenti, non prendendo ad esempio un assassino come Mussolini, bensì investendo risorse per creare le opportune condizioni di sostegno alla natalità in favore delle giovani famiglie. La parola pubblica di chi ha responsabilità istituzionali ha un peso determinante rispetto alla comunità che abbiamo il privilegio di amministrare e governare.
Carlo Ciccioli e Anna Menghi sono la stessa faccia della stessa medaglia che, senza ritegno, senza memoria e senza senso di responsabilità verso il ruolo che rivestono, tentano di accreditare idee e politiche di governo regionale delle Marche ispirate dal regime fascista. Non è possibile restare in silenzio. Occorre far sentire la voce dei tanti che si ribellano a questa pericolosa direzione.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-02-2021 alle 12:32 sul giornale del 08 febbraio 2021 - 195 letture
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