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Botta e risposta tra Cherubini e amministrazione comunale: al centro della disputa l'accesso agli atti delle pratiche edilizie

roberto cherubini 7' di lettura 07/06/2021 - Botta e risposta a Macerata tra Movimento 5 Stelle e amministrazione comunale.

Tutto è nato dalla nota di Roberto Cherubini (M5S) che riportiamo integralmente. "Gli eventi sismici del 2016 hanno segnato indelebilmente il nostro territorio determinando situazioni sociali paragonabili solo a quelle causate da eventi bellici. Proprio come dopo una guerra, bisogna riprendere il prima possibile a vivere una vita normale ritrovando indispensabilmente l’ambiente fisico familiare precedente agli eventi: la casa. Per questo il Governo italiano ha appositamente istituito la struttura commissariale, oggi diretta dall’Avv. Legnini. Questa struttura deve necessariamente trovare speculare agibilità nell’operato delle amministrazioni locali coinvolte nel processo di ricostruzione: ciò dovrebbe accadere in ogni città d’Italia, ma a Macerata non succede. Sapete perché? Perché per dichiarare la conformità dello stabile agli atti autorizzativi comunali, il tecnico incaricato deve necessariamente chiedere di prenderne visione, ricevendo dall’Ufficio Tecnico Comunale, in non pochi casi, questa risposta: “(…) in data 11.08.2012 l’archivio delle pratiche edilizie è stato interessato da un incendio, è stato accertato che il faldone/i relativo alla posizione dell’edificio di cui trattasi contenente/i i documenti a quel momento presenti, risulta/i essere tra quelli direttamente interessati dall’incendio e allontanati dall’archivio dal personale dei VV.F.(…). Poiché al momento non è stata ancora eseguita la cernita del materiale incendiato non è dato sapere se i documenti contenuti nel/i faldone/i allontanati che potrebbero riguardare la richiesta di che trattasi, risultano recuperabili o meno, di conseguenza non è possibile effettuare la consultazione (…). Per quanto sopra la Sua richiesta rimane sospesa.“ Questa situazione fa sì che per il tecnico si prospetti l’alternativa tra l’assumersi la responsabilità di assicurare la conformità senza poterne verificare la fondatezza o rinunciare all’incarico con la conseguente impossibilità per il cittadino danneggiato di rientrare nella propria casa".

"Tutto ciò già così è inaccettabile, e come se non bastasse, oggi la situazione si è ancor più aggravata dovendo a simile prassi ricorrere anche per poter accedere ai benefici del così detto “superbonus 110%” del Governo Conte 2 - spiega ancora Cherubini - Per quest’ultimo caso inoltre il progettista ha a sua disposizione anche tempi ristretti, dovendo tutti gli interventi incentivati terminare entro il 30 giugno 2022 o il successivo 31 dicembre. Tale circostanza dovrebbe indurre l’Amministrazione comunale a chiedersi se è possibile “sospendere” un procedimento di accesso agli atti e, di nuovo, a domandarsi come sia possibile che un’Amministrazione comunale capoluogo di provincia dopo quasi 9 anni non abbia recuperato o avviato al macero i faldoni interessati dall’incendio. Per rispondere alla prima domanda è sufficiente ciò che ha risposto la Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 06.04.2010 “La pubblica amministrazione ha trenta giorni di tempo per rispondere alla richiesta di accesso. Essa può rispondere in modo positivo (…) sia in modo negativo (…). L'amministrazione, inoltre, può differire l'accesso (…) per assicurare una temporanea tutela degli interessi coinvolti o per salvaguardare specifiche esigenze dell'amministrazione (…); si badi bene la Commissione parla di “differimento” e non di “sospensione” e nel marzo 2012 il Consiglio di Stato ha stabilito che “il differimento dell’accesso deve pertanto specificamente indicare (…) il termine e la durata di tale differimento”. Alla seconda si potrebbe rispondere con un semplice “NO” considerato che l’Ufficio Tecnico ha dato prova dell’alto livello produttivo già nel 2015 quando, in appena due mesi, è stato capace di progettare, affidare l’esecuzione e terminare lavori per circa un milione di euro presso lo stadio Helvia Recina. Il Movimento 5 Stelle di Macerata ritiene ciò una vergogna per la città e un atteggiamento vessatorio verso quei cittadini che hanno il diritto di ritornare nelle proprie case o di poter usufruire di agevolazioni fiscali e verso i tecnici che hanno il diritto di poter lavorare serenamente".

La risposta dell'amministrazione comunale non si è fatta attendere. "Vista la richiesta in merito all’accesso agli atti delle pratiche edilizie, è doveroso ricordare che il nostro territorio è stato colpito dagli eventi sismici del 2016; ciò ha generato un ritardo nell’espletamento delle richieste anche a seguito di nuove procedure semplificate (Ordinanza del Commissario Straordinario per la ricostruzione n. 100/2020) che da settembre 2020 hanno visto l’esercizio dell’accesso agli atti notevolmente incrementato. A questo si aggiunge il turnover che si è verificato tra il personale all’interno dell’intero Servizio, la difficoltà nell’assunzione di nuovo personale e il periodo di lockdown dovuto al Covid-19; fattori che hanno inevitabilmente incrementato i ritardi". A dirlo è l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi in merito all’interrogazione presentata oggi in Consiglio comunale dalla minoranza.

"Proprio la pandemia, che ha imposto lo smart working, ha continuato a rallentare questo procedimento, rappresentando inoltre vari casi di Covid tra il personale che, con doveroso spirito di servizio, continua a oggi a essere esposto in maniera diretta, entrando in contatto giornalmente con l’utenza esterna – continua Iommi - I “superbonus” introdotti dallo Stato inoltre, per i quali si richiedono la conformità e la legittimità degli immobili interessati dalle opere edilizie, hanno aumentato le richieste tanto da portare lo stesso Presidente del Consiglio a introdurre norme per lo snellimento delle procedure con il recente Decreto Legge 77 del 31 maggio 2021. Proprio alla luce di questi aspetti, che hanno incrementato le richieste di accesso agli atti e che hanno evidenziato le difficoltà all’evasione delle stesse (con un numero mensile di richieste che si aggira tra le 150/200 domande), i tempi di attesa sono di circa 80 giorni; nell’ultimo periodo, con il miglioramento della situazione sanitaria e un ritmo lavorativo più costante, gli stessi si stanno accorciando".

"L’espletamento degli accessi agli atti, fino allo scorso mese di maggio, è stato svolto in un’unica stanza alla quale era possibile accedere tramite un percorso differenziato da quello del personale; ciò ha permesso la presenza di un solo utente alla volta in modo da attuare tutte le misure di salvaguardia necessarie per la sicurezza dell’utenza esterna e del personale interno – prosegue l’assessore -. Il Servizio Tecnico – S.U.E., a partire dal 31 maggio, ha disposto un ulteriore locale atto all’espletamento delle richieste, in modo da ospitare un’ulteriore utenza esterna, sempre garantendo percorsi di accesso differenziati. Il nuovo locale è stato predisposto con adeguate attrezzature (fotocopiatrice/scanner e nuova postazione PC) che permettono l’espletamento delle istanze in maniera rapida".

"In ultimo, in riferimento all’attuale archivio cartaceo S.U.E., che nell’agosto del 2012 ha subito un incendio con la conseguente perdita di una porzione del materiale presente, si sta predisponendo e si stanno vagliando percorsi di digitalizzazione sia interni che esterni; processi che richiedono comunque un impegno economico non indifferente e tempistiche non brevi. A oggi l’invio di documenti digitali è comunque espletabile per i formati A4 e A3 – ha concluso l’assessore Iommi -. In relazione, infine, alla questione sollevata dai consiglieri Cherubini e Boccia, siamo concordi con loro sul fatto che sia vergognoso che in questi nove anni nessuno si sia occupato di risolvere il problema scaturito dall’incendio del 2012. Al momento l’Amministrazione è al lavoro per reperire risorse e selezionare una ditta specializzata che sia in grado di individuare il materiale che può essere salvato e quello per il quale invece non è possibile fare nulla e che deve essere considerato definitivamente distrutto".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-06-2021 alle 18:41 sul giornale del 08 giugno 2021 - 179 letture

In questo articolo si parla di politica, redazione, comunicato stampa

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