Bruno Lauzi raccontato dal rettore Adornato

A dialogare con il rettore, appassionato e fine conoscitore del panorama musicale contemporaneo, non solo nazionale, è stato Stefano Bonagura, consulente artistico del Festival, conduttore e autore di tanti programmi per le reti radiofoniche Rai. Il tutto punteggiato dalle letture di Piero Piccioni e dagli intensi interventi musicali del duo Alessandra Rogante, voce, e Casta alla chitarra. Bruno Lauzi, ritenuto con Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco uno dei fondatori della cosiddetta “scuola genovese”, ottiene i primi riconoscimenti a 26 anni con il brano Ritornerai.
“Quando l’ascoltai la prima volta, è stato come se la mia malinconia di adolescente si facesse canzone”, è stato il ricordo di Adornato, che ha sottolineato il grande successo avuto dal brano anche nel cinema.
“In un incontro a Roma per festeggiare il ritorno di Gabriel Garcia Marquez, attraversando la Piazza, finito il pranzo, lo scrittore colombiano gli cinge la vita e gli chiede un autografo e racconta che, nel suo primo soggiorno nella capitale, Ritornerai era la sua canzone preferita”, ha raccontato.
I rapporti con Giorgio e Paolo Conte, l’impegno civile, “Rivendicava la libertà di scegliere per coerenza e non per convenienza“, il rapporto con la provincia sono stati alcuni dei punti toccati. “Il microcosmo della provincia faceva diventare ogni piccolo tratto o vicenda un epifenomeno del mondo: Menica Menica, Le bigotte, Il poeta. Penso anche all’America di Paul Simon, scoperto insieme a James Taylor, grazie ai fratelli La Bionda. Dice: Adoravo l’America. Orizzonte più ampio rispetto alla provincia italiana ma sostanzialmente analoga”.
Lauzi è stato uno scrittore poliedrico. Suoi sono capolavori per grandi interpreti femminili come Ornella Vanoni e Mia Martini. “Adatta in italiano due testi di Roberto Carlos Braga e di Erasmo Carlos. L’appuntamento si apre con un verso rimasto quasi nella memoria collettiva: Ho sbagliato tante volte ormai…”.
Per non parlare dei più piccoli. “La sua bizzarra creatività – ha concluso Adornato - è stata esercitata con risultati sorprendenti anche nelle canzoni per bambini: La tartaruga, Johnny Bassotto (cantata da Lino Toffolo), Cocciottella, Al pranzo di gala di Babbo Natale, l’audio-libro Virgola, un cane con le orecchie a sventola con disegni di Altan, fino a fondare una casa editrice di disco-libri, la “Pincopallo” dove poesia e canzone fanno corpo comune”.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-06-2021 alle 19:51 sul giornale del 18 giugno 2021 - 164 letture
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