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Post su Facebook del consigliere leghista, Sinistra Italiana: "Una legge contro l'odio sul web"

macerata foto generica 2' di lettura 31/03/2022 - Esistono espressioni nei codici comunicativi concepite come insulti, le offese dichiarate di parole o immagini o suoni che nascono per definire una negatività, poi ci sono espressioni nate per indicare altro e che il contesto d'uso rende ingiuriose, questo sottende una precisa concezione del mondo e della società.

Sono anni che "La bestia" e succedanei nutrono la propria bolla di quella che loro (solo loro) chiamano "libertà di parola" a contrasto del politicamente corretto che a loro dire censurerebbe l'espressione delle opinioni, ma sappiamo bene essere un'interpretazione della comunicazione strumentale che nulla ha a che fare con la libertà, ma molto ha a che fare con la persuasione: avallare forme di trasmissione e di pensiero fatte di stereotipi per veicolare messaggi altrettanto stereotipati. Lo scriveva Eco ne "Il fascismo eterno", la sopravvivenza dello stereotipo è strumento di controllo, di inclusione/esclusione che genera dominio.

Allora a Roberto Fabiani non è richiesto solo di tornare indietro immediatamente dai contenuti e dalle forme del suo meme burlone e di risparmiarci la solita giustificazione "Era ironia", perché non fa ridere nessuno, ma anche di evitare per il futuro di credere che tutto gli sia permesso e in un solo post ridicolizzare un film di Roman Polanski sulla Shoah, usare la definizione di una disabilità cognitiva in maniera denigratoria e vilipendere una ricorrenza nazionale che, a lui piaccia o no, ha dato origine alla Repubblica Italiana così come è concepita oggi, ovvero concedendo a persone come lui la possibilità di esprimersi.

La libertà non è non avere confini, è fermarsi quando si sta per calpestare il confine altrui, quello della sensibilità e della parità e questo il consigliere Fabiani probabilmente lo sa ma crede che sedersi in maggioranza in un consiglio comunale gli permetta di ignorarlo. La democrazia fatta di maggioranze e minoranze temporanee non è strumento di sopraffazione, se nessuno gliel'ha spiegato, lo facciamo noi. Per chi inquina con una tale bassezza il livello del dibattito politico sarebbero opportune le dimissioni, ma siccome capiamo che non è sostituendo le persone che si cambia la condotta di un partito, auspichiamo che il Parlamento doti il Paese di una legge contro i linguaggi d'odio sul web ove non esiste la vigilanza che vale per gli organi di stampa. Un ammanco normativo che permette all'inciviltà di incistarsi, crescere e diventare paradigma (in)culturale.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-03-2022 alle 11:38 sul giornale del 01 aprile 2022 - 141 letture

In questo articolo si parla di politica, macerata, sinistra italiana, sinistra italiana macerata, comunicato stampa

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