Un “Presidio per i diritti, l'inclusione, una società giusta” indetto dalle organizzazioni maceratesi

Per questo, per domani, mercoledì 3 agosto, è previsto il “Presidio per i diritti, l’inclusione, una società giusta”. A organizzare l’appuntamento sono Refugees Welcome Macerata, CGIL, CISL, UIL, ARCI, ANPI, Libera Macerata, Amnesty International Macerata, la Rete degli Studenti Medi Marche, Gris Marche, CNCA Marche, Officina Universitaria, Articolo 1, Macerata Bene Comune, Sinistra Italiana, la federazione provinciale e il circolo di Macerata del Partito Democratico, Demos Democrazia Solidale,, AUSER, ACLI Marche, Altraeco Centro di Altra Economia Recanati, Anolf Marche, Anteas Macerata.
“Come organizzazioni maceratesi/marchigiane impegnate nella promozione e nella difesa dei diritti, nella costruzione di una comunità pacifica e inclusiva, rispettosa delle diversità e attenta ai bisogni dei più fragili, e quindi di tutti, esprimiamo dolore e sconcerto per l’insensato atto di brutalità che ha portato alla morte di Alika Ogorchukwu, un giovane uomo, che provava ogni giorno, con i mezzi che aveva a disposizione, a garantire una vita dignitosa, un futuro alla sua famiglia, al suo bambino, una speranza”, affermano con un comunicato congiunto le varie sigle. Che poi proseguono: “Si tratta di una tragedia che ci interroga, prima di tutto come persone, spesso diventate ostaggio della paura del diverso, dell’insicurezza economica, dell’instabilità politica e sociale tanto da renderci incapaci di provare ogni empatia nei confronti dell’altro, di avere occhi per guardare oltre il nostro piccolo cortile che abbiamo eretto a fortino. Ma la morte di Alika ci interpella anche come comunità, che si è smarrita, disgregata, che ha sostituito la coesione con la contrapposizione, che non protegge più i suoi membri, ma li giudica, li emargina e li rifiuta, che vive un forte ritardo culturale sui temi del rispetto dei diritti, dell’accoglienza, della comunione, della solidarietà, che ha perso la capacità di progettare per il bene comune”.
I soggetti promotori dell’evento dichiarano quindi di sentire come urgente un lavoro di contaminazione, di testimonianza, di radicamento di una cultura che sappia comprendere, accogliere e non giudicare, che sia in grado di includere e riconoscere la dignità di ogni persona. Per questo, concludono, “ci appelliamo alle Istituzioni, alle comunità, al mondo dell’associazionismo religioso e laico, sociale e culturale, ai partiti, ai movimenti e a tutti i cittadini che credono nel valore della pace, della persona, della vita, della solidarietà e della democrazia per aderire all'iniziativa”.

Questo è un articolo pubblicato il 02-08-2022 alle 18:39 sul giornale del 03 agosto 2022 - 125 letture
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