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Biodigestore Cosmari, Bisonni: "Chiediamoci se davvero serve"

2' di lettura 30/11/2022 - In merito al biodigestore anaerobico che si vorrebbe realizzare presso il Cosmari, ci sono domande che tutti noi abitanti della Provincia di Macerata (e ancor più i Sindaci dei nostri comuni), dovremmo porci, ad esempio: Ci serve?

No. Non ci serve in quanto l'impianto attuale riesce già a gestire l'intero fabbisogno provinciale pari a circa 43.000 tonnellate di frazione organica, trasformandola in compost; pertanto non occorre spendere circa 40 milioni di soldi pubblici per sostituire un impianto autosufficiente, men che meno con un biodigestore sovradimensionato da 70.000 tonnellate (come progettato). Ci sono impatti sull'ambiente e possibili pericoli? Si. Tutti gli impianti hanno impatti e sono potenzialmente pericolosi. Impianti piccoli hanno impatti e pericoli piccoli, impianti grandi hanno impatti e potenziali pericoli grandi; quelli di un biodigestore sono paragonabili a quelli di una centrale a biogas visto che tecnicamente e fisicamente gli impianti sono molto simili per non dire quasi identici.

Assistiamo tutti i giorni agli effetti della crisi climatica in corso, ha senso spendere dei soldi per realizzare un impianto che produce metano? No. Bisognerebbe puntare sulle energie rinnovabili e non sulla produzione di metano che è un gas serra climalterante, che se combusto genera CO2, al contrario se vogliamo davvero realizzare un'economia circolare e sostenibile bisogna continuare a recuperare materia producendo compost, proprio come sta facendo l'impianto esistente.

Considerato che l'impianto non riceverà i fondi del PNRR è giusto pensare a forme di collaborazione con i privati per realizzare l'impianto? Assolutamente no. Per quanto sopra non ha senso costruire l'impianto, tanto meno con l'aiuto dei privati sia perché sconvolgerebbe la natura e il valore aggiunto del Cosmari che da sempre si è basato su una partecipazione esclusivamente pubblica, sia perché i legittimi interessi dei privati sarebbero pagati dai cittadini; in economia infatti se da una parte qualcuno guadagna, dall'altra c'è sempre qualcuno che ci rimette.

Cosa dovrebbe fare il Cosmari? Utilizzare maggiormente le risorse economiche per ridurre al massimo le emissioni odorigene provenienti dall'impianto anche con una manutenzione straordinaria dell'attuale impianto. La legge regionale n. 4 del 2020 viene applicata? Troppo poco. La legge regionale 4/20 incentiva il recupero della materia proveniente dalla frazione organica, ossia va in direzione diametralmente opposta a quella di un digestore anaerobico. La Provincia dovrebbe prodigarsi al massimo in tal senso e non pensare a realizzare biodigestori che non servono, sono impattanti, sono irrealizzabili senza l'accesso dei privati e non puntano sul recupero della materia.


da Sandro Bisonni
Europa Verde Macerata





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-11-2022 alle 12:18 sul giornale del 01 dicembre 2022 - 364 letture

In questo articolo si parla di politica, tolentino, cosmari, Sandro Bisonni, comunicato stampa

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